![Patrizia Gabrielli, docente di Storia Contemporanea e di Genere all’Università di Siena-Arezzo](https://sanmarinortv.sm/media/cache/fe_article_detail_full_half/uploads/img/photo/54/54ca9d3071d919b12eb731414d6c31000ad87216212155.jpg)
Donne alle quali siamo tutti debitori. Le racconta all'Ambasciata d'Italia a San Marino alla conferenza "Senza rossetto. 1946 italiane al voto" Patrizia Gabrielli, docente di Storia Contemporanea e di Genere autrice di "Il primo voto. Elettrici ed elette". Il 10 marzo 1946 le donne italiane compiono un gesto rivoluzionario.
Votano, finalmente, dopo venti anni di battaglie – e con grande ritardo rispetto alle donne di altri Paesi europei – esercitando un diritto sancito per legge il 1 febbraio 1945 da un decreto legislativo varato dal secondo governo Bonomi e voluto da Togliatti e De Gasperi. Meno di tre mesi dopo, il 2 giugno, vanno ancora alle urne per scegliere tra Monarchia e Repubblica.
La storica Gabrielli, ricorda tutto questo facendo rivivere quell’atmosfera, descrivendo l’impegno delle 21 costituenti accanto a 535 uomini.
Maria Federici, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, sono solo alcune donne determinanti nel disegnare l’architrave costituzionale che sancisce l’equità e la pari dignità uomo-donna. .
VA
Votano, finalmente, dopo venti anni di battaglie – e con grande ritardo rispetto alle donne di altri Paesi europei – esercitando un diritto sancito per legge il 1 febbraio 1945 da un decreto legislativo varato dal secondo governo Bonomi e voluto da Togliatti e De Gasperi. Meno di tre mesi dopo, il 2 giugno, vanno ancora alle urne per scegliere tra Monarchia e Repubblica.
La storica Gabrielli, ricorda tutto questo facendo rivivere quell’atmosfera, descrivendo l’impegno delle 21 costituenti accanto a 535 uomini.
Maria Federici, Nilde Iotti, Teresa Mattei, Lina Merlin, sono solo alcune donne determinanti nel disegnare l’architrave costituzionale che sancisce l’equità e la pari dignità uomo-donna. .
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