Il governo sudanese ha minacciato di porre fine alla missione di pace mista Onu-Unione Africana (Unamid) nel Darfur se sarà modificato il suo mandato, rinnovato venerdì scorso per un anno. "Qualsiasi tentativo di imporre nuove missioni all'Unamid, oltre a quelle già accettate, scioglierebbe il governo sudanese dal suo impegno ad accogliere la missione", ha dichiarato in un comunicato il ministro degli Esteri, Ali Ahmed Karti. Il Consiglio di sicurezza oltre a rinnovare il mandato dell'Unamid, aveva espresso "profonda inquietudine per il deterioramento della sicurezza in alcune zone del Darfur". L'Unamid è una delle più vaste operazioni dell'Onu, che vi partecipa con 23 mila militari e circa 4.000 dipendenti civili.
Suo mandato è proteggere e aiutare i civili nella regione devastata dalla guerra civile, prevenire attacchi e sostenere l'attuazione dell'accordo di pace. Almeno 300 mila persone sono morte e un milione e 800 mila sono gli sfollati da quando nel 2003 è scoppiato il conflitto fra gruppi ribelli e il regime di Khartoum, secondo un bilancio delle Nazioni Unite.
Suo mandato è proteggere e aiutare i civili nella regione devastata dalla guerra civile, prevenire attacchi e sostenere l'attuazione dell'accordo di pace. Almeno 300 mila persone sono morte e un milione e 800 mila sono gli sfollati da quando nel 2003 è scoppiato il conflitto fra gruppi ribelli e il regime di Khartoum, secondo un bilancio delle Nazioni Unite.
Riproduzione riservata ©