Mancano ormai solo poche ore al vertice di domani a Singapore tra Donald Trump e Kim Jong Un. Un incontro che ha il sapore della storia: solo pochi mesi fa, infatti, tra Stati Uniti e Corea del Nord soffiavano venti di guerra che spaventavano il sud est asiatico e il mondo intero.
Ciascuno dei dei due ha definito l'altro “un pazzo”, in passato. E forse, secondo qualcuno, avevano entrambi ragione. Ma a distanza di pochi mesi, la situazione sembra radicalmente cambiata, anche se il percorso verso lo storico summit tra Donald Trump e Kim Jong Un, non è stato privo di ostacoli e imprevisti. I due si trovano a Singapore da ieri e le rispettive delegazioni sono già al lavoro per limare le non poche divergenze che li separano, anche se – ha reso noto la Casa Bianca – le discussioni “sono avanzate più rapidamente del previsto". Il vertice comincerà con un faccia a faccia di due ore tra Trump, Kim Jong Un e i soli interpreti. Gli staff accederanno ai colloqui solo successivamente. Washington chiede una completa denuclearizzazione della Corea del Nord “verificabile e irreversibile”, prima di qualsiasi accordo. Se Kim accettasse, cadrebbero le sanzioni dell'Onu, otterrebbe aiuti economici e una sorta di riconoscimento internazionale. Il mondo attende, diviso tra scettici e ottimisti, nella speranza condivisa che si disinneschi uno scenario di crisi, che solo pochi mesi fa faceva temere una guerra tra due potenze nucleari, con conseguenze inimmaginabili.
Ciascuno dei dei due ha definito l'altro “un pazzo”, in passato. E forse, secondo qualcuno, avevano entrambi ragione. Ma a distanza di pochi mesi, la situazione sembra radicalmente cambiata, anche se il percorso verso lo storico summit tra Donald Trump e Kim Jong Un, non è stato privo di ostacoli e imprevisti. I due si trovano a Singapore da ieri e le rispettive delegazioni sono già al lavoro per limare le non poche divergenze che li separano, anche se – ha reso noto la Casa Bianca – le discussioni “sono avanzate più rapidamente del previsto". Il vertice comincerà con un faccia a faccia di due ore tra Trump, Kim Jong Un e i soli interpreti. Gli staff accederanno ai colloqui solo successivamente. Washington chiede una completa denuclearizzazione della Corea del Nord “verificabile e irreversibile”, prima di qualsiasi accordo. Se Kim accettasse, cadrebbero le sanzioni dell'Onu, otterrebbe aiuti economici e una sorta di riconoscimento internazionale. Il mondo attende, diviso tra scettici e ottimisti, nella speranza condivisa che si disinneschi uno scenario di crisi, che solo pochi mesi fa faceva temere una guerra tra due potenze nucleari, con conseguenze inimmaginabili.
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