E’ stata battezzata Castrum l’operazione condotta dalla Procura di Roma e che ha interessato anche le Procure di Verona, Bolzano e Rimini.
E’ stato accertato che un numismatico professionista italo-inglese, di 59 anni e residente a Londra, veniva in Italia per procacciare materiale numismatico antico da immettere nei mercati internazionali.
E non mancavano tombaroli che lavoravano al recupero abusivo di beni di natura archeologica in varie aree dell’Italia centro meridionale. Monitorate anche le due più importanti manifestazioni numismatiche a Verona e Riccione, dove operavano altri procacciatori di monete facenti capo al professionista italo-inglese. In una prima fase sono state sequestrate prima 1.500 monete di natura archeologica, poi altre 4.000 monete greche, romane e bizantine, e al termine di questa fase erano state segnalate all’autorità giudiziaria di Roma 13 persone.
I procacciatori operavano anche a Riccione, dove sono state sequestrate oltre 1000 monete, e deferite altre 3 persone. L’indagine si è poi spostata a San Marino, dove un lotto di circa 1.000 monete antiche era stato ceduto da uno degli indagati al responsabile di una casa d’aste sammarinese.
La gendarmeria ha provveduto a sequestrare oltre 700 monete, tuttora sul Titano, che aspettano di essere riconsegnate a Roma. La società sammarinese è comunque risultata in regola, ed ha anzi fornito la massima collaborazione.
E’ stato accertato che un numismatico professionista italo-inglese, di 59 anni e residente a Londra, veniva in Italia per procacciare materiale numismatico antico da immettere nei mercati internazionali.
E non mancavano tombaroli che lavoravano al recupero abusivo di beni di natura archeologica in varie aree dell’Italia centro meridionale. Monitorate anche le due più importanti manifestazioni numismatiche a Verona e Riccione, dove operavano altri procacciatori di monete facenti capo al professionista italo-inglese. In una prima fase sono state sequestrate prima 1.500 monete di natura archeologica, poi altre 4.000 monete greche, romane e bizantine, e al termine di questa fase erano state segnalate all’autorità giudiziaria di Roma 13 persone.
I procacciatori operavano anche a Riccione, dove sono state sequestrate oltre 1000 monete, e deferite altre 3 persone. L’indagine si è poi spostata a San Marino, dove un lotto di circa 1.000 monete antiche era stato ceduto da uno degli indagati al responsabile di una casa d’aste sammarinese.
La gendarmeria ha provveduto a sequestrare oltre 700 monete, tuttora sul Titano, che aspettano di essere riconsegnate a Roma. La società sammarinese è comunque risultata in regola, ed ha anzi fornito la massima collaborazione.
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