Dal primo novembre a San Marino entreranno in vigore nuove tariffe, variabili, per luce e gas. Lo conferma il Presidente dell'Autorità per l'energia Marco Affronte. La decisione sarà assunta lunedì prossimo e la relativa delibera, con i dettagli sulle modalità di composizione delle tariffe, verrà pubblicata come di prassi sul sito dell'Autorità. Cittadini e imprese si chiedono a quanto ammonteranno i rincari che finiranno nelle bollette che arriveranno a gennaio. L'Azienda dei Servizi lo scorso 14 ottobre aveva richiesto un incremento del 104% per il gas domestico, del 120% per le aziende e del 136% per l'energia elettrica ma l'ultima parola spetta all'Autorità per l'energia che terrà conto dell'andamento dei mercati, con prezzi che nell'ultimo periodo stanno scendendo. Diversi esponenti di maggioranza e governo hanno ventilato la possibilità che anche a San Marino vengano predisposti interventi di sostegno a famiglie e imprese in difficoltà per i futuri rincari energetici. Eventuali misure potrebbero essere introdotte con la manovra finanziaria di fine anno. L'Italia e altri paesi europei, dove le bollette sono già aumentate considerevolmente fin dal 2021, sono invece intervenuti prevalentemente con decreti ad hoc. Nell'UE a 27 solo Germania e Francia hanno stanziato in termini assoluti più risorse di quelle messe in campo dal governo Draghi, secondo uno studio della Cgia di Mestre. Ma in rapporto al Pil è Malta, con un 7,7%, il paese che ha aiutato di più di fronte al caro-bollette, seguono la Germania 7,4%, la Lituania 6,6%, la Grecia 5,7% e i Paesi Bassi 5,3%.