Gian Franco Terenzi è stato uno dei protagonisti più attivi della vita politica, economica e sociale, degli ultimi 50 anni a San Marino. E' tra i pochissimi che ha ricoperto ben quattro volte la carica di Capitano Reggente.
Cresciuto a Serravalle, nel secondo dopoguerra, Gian Franco Terenzi a soli 16 anni, nel 1957, si era già iscritto al Pdcs e nel 1962 avviò la sua attività di imprenditore culminata con la Mesa, storica azienda metalmeccanica sammarinese della Ciarulla. Dopo essere stato Capitano di Castello di Serravalle, nel 1978 venne eletto per la prima volta in Consiglio Grande e Generale. La sua presenza in parlamento è proseguita quasi ininterrottamente, con la sola eccezione della penultima legislatura, fino a ieri quando ha partecipato all'ultima seduta. In 40 anni ha ricoperto per ben quattro volte la massima carica dello Stato. La prima nel semestre ottobre 1987- aprile 1988; poi nel semestre ottobre 2000 – aprile 2001, tra aprile e ottobre del 2006 e infine nel semestre ottobre 2014- aprile 2015. E' stato protagonista della vita politica del paese ma anche di quella economica e ha promosso l'attività associativa dell'Unas, l'Unione Nazionale Artigiani e Piccole Medie imprese di San Marino, che ha presieduto per ben 33 anni. Tra le sue tante passioni anche quella per la Cina. Dopo una visita ufficiale a Pechino nel febbraio 1988, come Capitano Reggente insieme al collega Rossano Zafferani, Terenzi fondò l'Associazione tra San Marino e la superpotenza asiatica. Conobbe personalmente alcune tra le massime autorità cinesi e nel 2003 invitò ed ospitò a San Marino Xi Jinping, attuale Presidente della Repubblica Popolare Cinese che all'epoca era Presidente della provincia dello Zhejiang. Tra i due nacque un rapporto di amicizia e Terenzi veniva regolarmente invitato a partecipare agli eventi più importanti come la cerimonia di apertura delle olimpiadi del 2008 e l'Expò del 2010 di Shangai nel quale ebbe un ruolo particolarmente attivo per San Marino che aveva un suo padiglione. Un grande amore per la Cina che Pechino contraccambio con un'alta onorificenza della Repubblica Popolare Cinese.