Dal 24 agosto 47mila terremoti, e da quando si è attivata la nuova sequenza di sismi, dal 18 gennaio, si conta quasi un terremoto al minuto: lo rilevano i dati dell'Istituto di Geofisica e Vucanologia di Roma, che siamo andati a visitare.
A novembre il presidente dell'Istituto, Carlo Doglioni, era stato chiaro: eventi come quello di Amatrice, ad agosto, possono durare mesi, e non aveva escluso altri eventi importanti, a causa dell'effetto “estensivo” dell'Appennino, come se l'Italia, insomma, si “allargasse”.
Da quando si è attivata la nuova sequenza c'è stata una frequenza assai alta, quasi un terremoto al minuto: se ne contano 47mila dal 24 agosto, molti di bassa magnitudo, non percepibili. In ogni caso non si tratta di un evento eccezionale.
La sequenza sta rispettando le sue leggi: in virtù di un terremoto di magnitudo 6.5 come quello del 30 ottobre ci si aspetta altre scosse di magnitudo 5, e così via a decrescere.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Simone Atzori ricercatore Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia
A novembre il presidente dell'Istituto, Carlo Doglioni, era stato chiaro: eventi come quello di Amatrice, ad agosto, possono durare mesi, e non aveva escluso altri eventi importanti, a causa dell'effetto “estensivo” dell'Appennino, come se l'Italia, insomma, si “allargasse”.
Da quando si è attivata la nuova sequenza c'è stata una frequenza assai alta, quasi un terremoto al minuto: se ne contano 47mila dal 24 agosto, molti di bassa magnitudo, non percepibili. In ogni caso non si tratta di un evento eccezionale.
La sequenza sta rispettando le sue leggi: in virtù di un terremoto di magnitudo 6.5 come quello del 30 ottobre ci si aspetta altre scosse di magnitudo 5, e così via a decrescere.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista a Simone Atzori ricercatore Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia
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