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Terza dose, anticorpi, variante e bambini: 5 tra massimi esperti rispondono ai dubbi dei cittadini

4 dic 2021
Alberto Mantovani, Sergio Abrignani, Andrea Gori, Giuseppe Remuzzi e Marina Picca,
Alberto Mantovani, Sergio Abrignani, Andrea Gori, Giuseppe Remuzzi e Marina Picca,

Lunedì 29 novembre, su iniziativa di Guido Bertolaso, responsabile della campagna di vaccinazione in Lombardia, si è svolta una Maratona Social per cercare di sanare tutti i dubbi sul vaccino anti-Covid. Cinque tra i massimi esperti sul tema: Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas; Sergio Abrignani, immunologo membro del Cts; Andrea Gori, primario di Malattie infettive al Policlinico di Milano; Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e Marina Picca, presidente della Società italiana delle cure primarie pediatriche Lombardia, hanno risposto in diretta alle domande dei cittadini.

Chi ha gli anticorpi elevati può evitare la terza dose?
Abrignani: La misurazione degli anticorpi non è indicativa di immunità; quindi, non ha senso chiedere il dosaggio degli anticorpi prima di fare la terza dose. L’unico caso in cui è indicato è se si è sotto terapie immunosoppressive.
Gori: Non esiste un cut-off anticorpale al di sopra del quale c’è certezza di protezione e al di sotto no.


Dopo quanto va fatta la terza dose?
Abrignani: Non esiste una tempistica precisa. Attualmente, in Italia, la terza dose è prenotabile trascorsi cinque mesi dal completamento del ciclo di vaccinazione primario. Mentre nel Regno Unito, può essere fatta già dopo tre mesi.





Quali sono gli effetti collaterali della terza dose?
Gori: Mal di testa e febbre sono gli effetti collaterali più comuni legati alla terza dose, che è però tendenzialmente “accolta meglio” rispetto alle prime.

Se si hanno avuti effetti collaterali non gravi è necessario fare controlli prima della terza dose?
Gori: Febbre e mal di testa sono effetti collaterali comuni. L’effetto collaterale del vaccino si manifesta nei giorni strettamente successivi: quelli a lungo termine non sono stati evidenziati. Mantovani: Sulla miocardite: c’è un rischio, rarissimo, post vaccino. In ogni caso è una patologia benigna, che si risolve con antinfiammatori. Al contrario il Covid causa gravissimi effetti cardiovascolari.

Chi ha fatto due dosi di Moderna può fare la terza con Pfizer, o viceversa?
Abrignani: Non vi è nessuna controindicazione a fare né l’uno né l’altro. Per quanto riguarda il tema della vaccinazione eterologa, in cui ai vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson&Johnson) segue la somministrazione di un farmaco a mRna (Pfizer o Moderna) va sottolineato che il sistema immunitario viene potenziato. Attualmente, in Italia, per la terza dose vengono somministrati solo i vaccini Pfizer o Moderna (in questo caso, mezza dose).

Perché il vaccino ci costringe a continui richiami? Non sarebbe meglio attendere studi più approfonditi?
Mantovani: Ci auguriamo che con la terza dose ci sia una memoria di lunga durata, ma lo impareremo col tempo. I vaccini proteggono estremamente bene dalla malattia grave e proteggono nei confronti della trasmissione del virus. Non ha alcun senso attendere. Ricordiamo la nostra storia: quando siamo stati sicuri che il vaccino contro la polio funzionasse non abbiamo aspettato 10 anni per debellarla; stessa cosa per la rosolia. Immediatamente, quando abbiamo dati sicuri, eliminiamo il rischio.
Remuzzi: Questo vaccino è stato dato a miliardi di persone. Abbiamo certezze sulla sicurezza, ma per quanto riguarda tempi e dosaggio impariamo man mano. La scienza non è un libro stampato: si modifica in divenire.
Gori: Con la terza dose dal 60% la protezione torna superiore al 95 percento.





I vaccini anti-Covid sono sperimentali?
Gori: No. Si pensa che siano stati studiati troppo poco, mentre per questi vaccini non è stata presa alcuna scorciatoia. Al contrario sono stati fatti sforzi incredibili dalla scienza, rispettati i tempi e le fasi.

Dobbiamo preoccuparci della nuova variante Omicron?
Gori: Sembra una variante con una grande capacità di diffondersi (in Sudafrica ha soppiantato Delta), ma sappiamo ancora poco sul clinico. Le prime notizie sono rassicuranti: chi ha due dosi di vaccino sviluppa una forma di malattia assolutamente lieve.
Remuzzi: Il più importante virologo del Sudafrica, Shabir Madhi, ha detto che, sulla base delle evidenze scientifiche in suo possesso, la nuova variante Omicron non saprà sfuggire al vaccino. Abrignani: Nel peggiore degli scenari (se bucasse il vaccino) potremmo averne uno nuovo a gennaio. Abbiamo tutto ciò che occorre per fronteggiare le varianti. Omicron è un motivo in più per fare la terza dose o vaccinarsi.

Il vaccino si può fare durante l’allattamento?

Picca: Sì, perché ormai possiamo dire con certezza che il vaccino è consigliato nelle donne in gravidanza dopo i tre mesi e durante la fase di allattamento.

Perché vaccinare anche i bambini dai 5 agli 11 anni?
Picca: I motivi sono tre:
1. Anche se il Covid-19 è più benevolo nei bimbi, si sono registrati 250mila casi nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, con 1400 ricoveri e 37 ingressi in terapia intensiva.
2. Esistono poi complicanze come la sindrome infiammatoria multisistemica e il Long Covid.
3. Infine, la vaccinazione facilita la vita relazionale e la fascia dei bambini, che se non vaccinata sarà la più contagiata.

È possibile ricevere insieme vaccino antinfluenzale e vaccino anti-Covid?
Remuzzi: Sì. In caso contrario, bisogna aspettare due settimane tra i due.
Picca: I bambini, se si tratta di un vaccino con iniezione, possono farlo contemporaneamente; con lo spray nasale si consiglia la distanza di 15 giorni.

Che Natale avremo?
Mantovani: Sono fiducioso di poter fare un Natale con la mia famiglia di 18 persone senza problemi grazie al comportamento corretto e alla vaccinazione. Quando entro in metro a Milano vedo tutti con la mascherina, non posso dire lo stesso a Londra.

Benedetta de Mattei


Per ulteriori dubbi e domande sul Covid-19 riguarda lo speciale "ISS risponde" di San Marino RTV







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