Un pezzo di inestimabile valore del tesoro dei Goti potrebbe tornare a San Marino. Tempo fa il Congresso di Stato ha istituito un Gruppo Tecnico per valutare la possibilità e l’opportunità dell’acquisto di una delle due fibule d’oro, a forma di aquila, rinvenute casualmente a Domagnano nel 1892, insieme ad altri splendidi gioielli. La fibula – una sorta di spilla finemente lavorata – reggeva una collana appartenuta ad una dama dell’aristocrazia gota. Ha una sezione piatta ed intarsiata, con un’alta borchia a cupola in posizione centrale che contiene una croce con braccia uguali. Il reperto, di eccezionale valore storico e artistico, è stato recentemente messo in vendita da un grande gruppo industriale che in precedenza acquistò l’intero pacchetto del tesoro dei Goti per 20 milioni di euro. La cifra richiesta per il pezzo pare sia di 9 milioni di euro, ma non ci sono conferme. Il Governo di San Marino, che ha preso in considerazione la possibilità di acquisire il monile, dovrà ora valutare la relazione presentata dal gruppo tecnico composto dai coordinatori dei dipartimenti affari esteri, finanze, istituti culturali e dal direttore del museo di Stato. Sul contenuto del documento – per il momento – nessuna indiscrezione poiché si attende l’approvazione da parte dell’esecutivo. Il termine dell’opzione d’acquisto sarebbe tuttavia già scaduto lo scorso 23 settembre; anche in questo caso il condizionale è d’obbligo: non ci sono conferme ufficiali. Non resta dunque che attendere che il Governo si pronunci sulla relazione.
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