“La cultura si dovrà adattare sotto le stelle, i cinema e i teatri servono a cose più utili e importanti”. Così il Direttore degli Istituti Culturali Vito Testaj che, con amara ironia e dispiacere, prende atto della decisione di utilizzare il Concordia di Borgo Maggiore come aula di giustizia a partire da luglio e fino quando necessario. “Se da una parte – riferisce in una nota - non c'è nulla da dire sulle esigenze di spazio per i processi, dall'altra non è però in alcun modo condivisibile la scelta di non poter trovare un luogo diverso per risolvere un problema che potrebbe essere sistemato senza alcun bisogno di sfrattare dalla nostra estate la possibilità di andare, ogni tanto, al cinema o di organizzare qualche piccolo evento di spettacolo”.
Testaj rimarca la natura puramente personale delle opinioni espresse e si dice rammaricato “di dover deludere associazioni culturali e artisti con i quali si sono avviati discorsi per programmare attività. Per loro – assicura - cercheremo di sicuro un palco sulla piazza, con la speranza che non piova. Gli altri spazi, quelli veri, - conclude - servono per le cose importanti”.