Stop ai lavori del Polo della Moda. Fino a ieri erano solo voci, poi si è parlato di una lettera della Colombo Costruzioni, indirizzata alla Edil Group, che fa seguito ad una comunicazione del 22 febbraio, con la quale l'impresa con sede a Lecco, general contractor per la realizzazione del Polo della Moda, rappresentava criticità a seguito del blocco dei pagamenti del Cis.
L'8 febbraio – si legge nella missiva – la Committenza si richiamava proprio a quel blocco, denunciando l'impossibilità di saldare i crediti vantati dall'appaltatore e scaduti il 31 gennaio. “In questa situazione – continua la Colombo – la nostra società, pur con notevoli sforzi, è riuscita a dare continuità al cantiere per due mesi”. Nel frattempo sono venuti a scadere ulteriori crediti di importo rilevante. La situazione non si è però sbloccata e non potendo sostenere ulteriormente i costi del cantiere, la Colombo si dice suo malgrado costretta a sospendere tutti i lavori. Da ieri a Rovereta ci sono solo pochi operai, per la messa in sicurezza delle attrezzature. Insomma, tutto è sospeso fino a nuovo ordine. Le otto imprese sammarinesi che fanno capo a Edil Group sono preoccupate. “ In un momento in cui l'edilizia è ferma – ci confida un amministratore – il Polo della Moda ci dava ossigeno. Se non si riparte siamo in difficoltà”.
Non mancano commenti positivi per la Colombo, definita molto seria, “un'impresa affidabile, che fino ad oggi ha onorato i pagamenti”, conferma il Presidente della Edil Group Stefano Piva. La comunicazione ufficiale è arrivata lunedì. “Ci siamo adeguati alle loro esigenze – dice - e fermato i lavori”. La cosa è talmente fresca che non sono state prese decisioni. “Aspettiamo – precisa - loro disposizioni”. La speranza è che il cantiere riapra a breve, stava andando tutto bene, nel rispetto dei programmi. Piva è fiducioso. “L'impressione è che sia una cosa temporanea”. Lo stop rischia concretamente di fare slittare in avanti la consegna, prevista per il primo trimestre del 2020. La vicenda è legata a filo doppio al Cis, dove i promotori di “The Market” pare abbiano circa otto milioni di euro, a fronte di un investimento di oltre 100. Il 22 dovrebbe scadere il limite massimo del blocco dei pagamenti, disposto tre mesi fa. Il Commissario Bonfatti ha due possibili strade da percorrere: riaprire gli sportelli o chiedere alla politica di andare avanti con il blocco.