Un doppione che costa molto. Così viene definita la timbratura del cartellino per gli insegnanti sammarinesi da parte dei segretari del pubblico impiego della CSU.
Introdotto da un paio di anni, il badge per gli insegnanti con cui devono timbrare le entrate e le uscite, sta creando diversi problemi.
Questa lamentela viene ad amplificarsi poco prima dell'ingresso in tutte le scuole della Repubblica della nuova tecnologia del registro elettronico. "E' un importante passo avanti sul fronte della trasparenza e della semplificazione del rapporto tra scuola, alunni e famiglie" affermano Alessio Muccioli del CSdL e Milena Frulli del CDLS.
Il badge risulta una pratica del tutto rigida e obsoleta che nel corso degli anni ha creato qualche problema per la particolarità dell'orario didattico degli insegnanti: compresenze, attività extra, ore di 50 minuti e sostituzioni. "Proprio perchè la scuola non è come un semplice ufficio - spiega il segretario del pubblico impiego Milena Frulli – gli insegnanti hanno bisogno di maggiore flessibiltà".
"Tutto questo comporta inoltre – spiega il segretario del pubblico impiego Muccioli - delle ulteriori spese per l'amministrazione che deve poi effettuare dei controlli sul sistema del cartellino".
Il registro elettronico invece è il benvenuto e viene visto come soluzione ai problemi che il badge ha posto.
"Lo strumento – dice Muccioli - può rilevare l'orario di presenza come e forse meglio del badge. Di conseguenza noi chiediamo che poichè a breve il registro elettronico verrà introdotto in tutte le scuole, venga eliminata la pratica della timbratura del cartellino".
Silvia Sacchi
Introdotto da un paio di anni, il badge per gli insegnanti con cui devono timbrare le entrate e le uscite, sta creando diversi problemi.
Questa lamentela viene ad amplificarsi poco prima dell'ingresso in tutte le scuole della Repubblica della nuova tecnologia del registro elettronico. "E' un importante passo avanti sul fronte della trasparenza e della semplificazione del rapporto tra scuola, alunni e famiglie" affermano Alessio Muccioli del CSdL e Milena Frulli del CDLS.
Il badge risulta una pratica del tutto rigida e obsoleta che nel corso degli anni ha creato qualche problema per la particolarità dell'orario didattico degli insegnanti: compresenze, attività extra, ore di 50 minuti e sostituzioni. "Proprio perchè la scuola non è come un semplice ufficio - spiega il segretario del pubblico impiego Milena Frulli – gli insegnanti hanno bisogno di maggiore flessibiltà".
"Tutto questo comporta inoltre – spiega il segretario del pubblico impiego Muccioli - delle ulteriori spese per l'amministrazione che deve poi effettuare dei controlli sul sistema del cartellino".
Il registro elettronico invece è il benvenuto e viene visto come soluzione ai problemi che il badge ha posto.
"Lo strumento – dice Muccioli - può rilevare l'orario di presenza come e forse meglio del badge. Di conseguenza noi chiediamo che poichè a breve il registro elettronico verrà introdotto in tutte le scuole, venga eliminata la pratica della timbratura del cartellino".
Silvia Sacchi
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