L'Associazione protezione animali è sul piede di guerra. “Sono 50 anni che sul Titano non entra un circo con animali esotici”, spiegano gli associati che da quando hanno ricevuto la notizia dell'arrivo al parco Ausa di un circo con zebre, canguri, tigri e “altri 50 tipi di animali” si sono attivati per tentare di bloccare queste pratiche che definiscono “illegali” in base alle normative in vigore in Repubblica. Puntano il dito contro chi, a livello istituzionale, ha dato l'autorizzazione per le attività circensi in programma dal 18 al 22 luglio.
Già nel 2015 l'Apas aveva protestato per la presenza di un circo in Repubblica. Non siamo contrari, precisano gli animalisti, a circhi con acrobati, artisti e giocolieri. Quel che è necessario, prosegue l'Apas, è un “cambio culturale”. “Andremo a fondo per capire chi ha dato i permessi”, promette l'associazione.
Il Capitano di Castello di Serravalle, Vittorio Brigliadori, che abbiamo contattato, spiega di non aver avuto potere decisionale sulla questione e di aver semplicemente ricevuto la documentazione “controfirmata dagli uffici di competenza”. L'Apas ha già fatto sapere che è pronta a denunciare i circensi.