Questa notte lancette avanti di 60 minuti per il ritorno dell'ora legale. Dalle 2 alle 3: dormiremo meno ma avremo giornate più lunghe. E potrebbe essere una delle ultime volte.
Anche il Parlamento europeo infatti, vuole abolire l'ora legale, ma la fine del cambio d'orario potrebbe non arrivare mai visto che gli Stati membri continuano ad essere fortemente divisi sulla proposta avanzata dalla Commissione Ue lo scorso anno. Contestata fin dall'inizio, l'idea di Bruxelles nasce infatti da una consultazione popolare che molti considerano troppo ristretta per essere rappresentativa dei 500 milioni di cittadini europei: si espressero solo 4,6 milioni di persone e l'84% si disse favorevole ad abolire il passaggio all'orario invernale perché causa di inutile stress fisico. Inoltre, il 70% dei favorevoli era di nazionalità tedesca.
Ora anche gli eurodeputati chiedono di mettere fine all'attuale regime che, dal 1980, ha armonizzato il sistema obbligando con una direttiva tutti gli Stati Ue a portare le lancette un'ora avanti nell'ultima domenica di marzo e un'ora indietro nell'ultima di ottobre. Mentre la Commissione avrebbe voluto la fine dell'ora legale già nel 2019, il Parlamento l'ha spostata al 2021. Ma prima di tutto sono gli Stati membri che devono approvare l'idea, e al momento sono lontanissimi da una posizione comune. Soltanto dopo averla trovata partirà il negoziato tra le tre istituzioni Ue, che porterà al testo definitivo della norma.