Frane e fiumi esondati - Marzeno e Lamone a monte di Faenza, il Senio, nel Ravennate, e il Montone, nel Forlivese; Modigliana invasa dal Tramazzo. Situazione di grande pericolo a Bagnacavallo per la rottura dell'argine del Lamone. Si segnalano due dispersi. Migliaia di persone evacuate in Emilia Romagna, soprattutto nella provincia di Ravenna, la stessa colpita lo scorso anno da due ondate di piena, ma anche a Forlì e nel bolognese dove la pioggia continua ad essere intensa e incessante. Scuole chiuse, sospesa la circolazione dei treni nelle zone più a rischio. La Regione ripiomba nell'incubo alluvione. Alcune persone sono state soccorse in gommone o in elicottero.
“I danni portati da Boris non sono paragonabili a quanto accaduto con le alluvioni del 2023, lo è invece la cumulata di pioggia caduta in diverse zone, se non addirittura superiore”. Così la Presidente facente funzione della Regione Irene Priolo in mattinata nel punto sulla gestione dell’emergenza maltempo. La situazione meteorologica sembra comunque in miglioramento: "Piogge in diminuzione – fa sapere - ma non in estinzione: non dovrebbero però comportare accumuli di piena”.
In via di normalizzazione la situazione sul territorio riminese colpito. Il momento di maggiore criticità, viene evidenziato dal Comune di Rimini, la scorsa notte quando è iniziata l'onda di piena del Marecchia che, alle 23, ha raggiunto la soglia 'rossa' arrivando alla quota di 3,89 metri poi rientrata al livello 'arancione' dopo la mezzanotte.
A San Marino situazione stabile: la pioggia battente nella notte ha causato diversi allagamenti in garage e scantinati e nel parcheggio interrato dell'Ospedale. Ruscellamenti sul manto stradale. Sezione Antincedio della Polizia Civile e Protezione Civile al lavoro fino alle 2.00 di notte. Tenuti costantemente monitorati,, i torrenti sammarinesi sono sempre rimasti sotto la soglia di allerta.
Nel video l'intervista alla Presidente facente funzione della Regione Irene Priolo.