Una vacanza finita nel modo più tragico possibile per Ivan Luvetti, operaio trentunenne di Baranzate, in provincia di Milano. Ha perso la vita perché ha bevuto troppo, senza rendersi conto che quegli attimi di follia consumati dopo una notte di baldoria, l’avrebbero portato ad una morte assurda.
Completamente confuso dall’alcol, ha importunato alcune turiste intente a parlare davanti al loro albergo di Rivazzurra. Impaurite, si sono rifugiate all’interno del residence mentre il giovane per tentare di seguirle, si è scagliato più volte contro la vetrata della porta d’ingresso, infrangendola. Il cristallo gli è precipitato addosso, recidendogli l’arteria omerale all’altezza del polso. Il tutto davanti agli occhi attoniti di alcuni vicini svegliati dagli schiamazzi.
Luvetti è morto meno di tre ore dopo in ospedale a causa dell’emorragia. Ad identificare la vittima sono stati i due amici con cui da un paio di giorni era arrivato in Riviera. I ragazzi hanno raccontato agli inquirenti di averlo lasciato alle 4.30 perché proprio non voleva saperne di ritirarsi in albergo. Solo in mattinata l’agghiacciante scoperta.
Completamente confuso dall’alcol, ha importunato alcune turiste intente a parlare davanti al loro albergo di Rivazzurra. Impaurite, si sono rifugiate all’interno del residence mentre il giovane per tentare di seguirle, si è scagliato più volte contro la vetrata della porta d’ingresso, infrangendola. Il cristallo gli è precipitato addosso, recidendogli l’arteria omerale all’altezza del polso. Il tutto davanti agli occhi attoniti di alcuni vicini svegliati dagli schiamazzi.
Luvetti è morto meno di tre ore dopo in ospedale a causa dell’emorragia. Ad identificare la vittima sono stati i due amici con cui da un paio di giorni era arrivato in Riviera. I ragazzi hanno raccontato agli inquirenti di averlo lasciato alle 4.30 perché proprio non voleva saperne di ritirarsi in albergo. Solo in mattinata l’agghiacciante scoperta.
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