Doveva essere una serata memorabile per quei 4 giovani di Pesaro; la festa dei 18 anni di un amico - da trascorrere in una discoteca di Riccione –, la potente bmw serie 6 concessa per l’occasione dal padre, medico, di uno dei ragazzi della compagnia. Sono morti tutti invece, in uno scontro di una violenza inaudita che ha ridotto l’autovettura in un qualcosa di irriconoscibile. Pochi dubbi sulla dinamica: tutto sarebbe stato causato dalla elevatissima velocità con cui procedeva la BMW: un bolide da centinaia di cavalli. Alla guida Filippo Melucci – 22 anni – troppo giovane, troppo inesperto per domare un auto di quel tipo. Così come giovanissimi erano gli altri 3 a bordo. Paolo Sorcinelli, che doveva festeggiare la maggiore età; poi un ventenne e addirittura una ragazza di 17 anni. Il manto stradale era viscido; la bmw avrebbe effettuato un sorpasso azzardato, poi la sbandata fatale. Chi ha assistito alla scena ha detto che quell’auto sembrava un proiettile impazzito. Dalla parte opposta stava sopraggiungendo una mercedes ML su cui viaggiava una famiglia di Gradara: marito, moglie, una femminuccia di 5 anni e un maschio di 7. L’impatto – frontale - è stato terrificante. La bmw si è letteralmente accartocciata e i giovani sono tutti morti sul colpo. Il suv, più robusto, ha resistito meglio all’urto, ma gli occupanti hanno riportato ugualmente gravi lesioni e sono stati ricoverati in prognosi riservata nei nosocomi di Rimini e Pesaro. Coinvolte nell’incidente – seppur più lievemente – un’altra mercedes e una fiat Punto. E’ l’ennesimo gravissimo incidente su quel tratto della Statale 16: rettilinei e curve ampie spingono molti automobilisti ad esagerare con la velocità. Con questi risultati
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