Salvo novità, gli operatori del servizio di trasporto scolastico pubblico intraprenderanno – per la prima volta nella storia del settore la strada dello sciopero.
I motivi li spiega direttamente il Presidente ATI, Roberto Benedettini: “Nel corso della definizione del nuovo contratto, per il triennio 2014/2017, del servizio di trasporto scolastico è stato tracciato il percorso concernente la esternalizzazione di alcune linee urbane del trasporto pubblico e scolastico oggi in capo all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS). Durante il confronto i rappresentanti del Governo si sono, infatti, impegnati con i Rappresentanti di Autotrasportatori di persone private a formalizzare gli impegni – derivanti da questa scelta – con l’adozione (entro il 31 dicembre 2014) di un’apposita delibera al fine di rendere operativa l’esternalizzazione delle linee nella primavera 2015.
Oltre a quest’atto si sarebbe, inoltre, dovuta elaborare una bozza di contratto per l’esternalizzazione delle linee di trasporto pubblico e scolastico unitamente ad un’attenta analisi dei costi. Pur comprendendo le difficoltà e le priorità connesse all’attività di Governo segnaliamo che, a fronte degli impegni sopracitati, non è stato fatto nulla producendo un ritardo che sta incidendo pesantemente sulle aziende che, in sede di trattativa, hanno modulato “al ribasso “ le proprie offerte economiche a fronte dell’impegno del Governo di dare corso all’esternalizzazione di n.3 linee urbane. Ricordiamo che, sempre in sede di trattativa, si concordò che – se il percorso di esternalizzazione non fosse partito – si sarebbero riviste le tariffe economiche del servizio di trasporto scolastico in considerazione delle riduzioni accettate, sul fronte economico, da parte dei vettori. Tutti gli impegni concordati sono stati disattesi con un danno economico, a fronte degli sconti effettuati, ingente. Non è emersa nessuna risposta positiva rispetto a quanto convenuto in sede di rinnovo del contratto per i trasporti scolastici. Giunti alla fine dell’anno scolastico sarebbe stato doveroso che il Governo, piuttosto che rimanere in silenzio, intervenisse per restituire alle aziende gli sconti che le stesse hanno concesso in previsione di un concreto aumento del lavoro e di fatturato. E’ stato chiesto un incontro tecnico urgentissimo per definire l’ammontare e le modalità dei rimborsi a cui il Governo non ha dato risposta: inevitabile, a questo punto, la strada dello sciopero”.
Intanto fissato un incontro chiarificatore, domattina alle 10 presso la Segreteria di Stato per l'Industria.
Nel servizio Roberto Benedettini, Presidente Ati
I motivi li spiega direttamente il Presidente ATI, Roberto Benedettini: “Nel corso della definizione del nuovo contratto, per il triennio 2014/2017, del servizio di trasporto scolastico è stato tracciato il percorso concernente la esternalizzazione di alcune linee urbane del trasporto pubblico e scolastico oggi in capo all’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS). Durante il confronto i rappresentanti del Governo si sono, infatti, impegnati con i Rappresentanti di Autotrasportatori di persone private a formalizzare gli impegni – derivanti da questa scelta – con l’adozione (entro il 31 dicembre 2014) di un’apposita delibera al fine di rendere operativa l’esternalizzazione delle linee nella primavera 2015.
Oltre a quest’atto si sarebbe, inoltre, dovuta elaborare una bozza di contratto per l’esternalizzazione delle linee di trasporto pubblico e scolastico unitamente ad un’attenta analisi dei costi. Pur comprendendo le difficoltà e le priorità connesse all’attività di Governo segnaliamo che, a fronte degli impegni sopracitati, non è stato fatto nulla producendo un ritardo che sta incidendo pesantemente sulle aziende che, in sede di trattativa, hanno modulato “al ribasso “ le proprie offerte economiche a fronte dell’impegno del Governo di dare corso all’esternalizzazione di n.3 linee urbane. Ricordiamo che, sempre in sede di trattativa, si concordò che – se il percorso di esternalizzazione non fosse partito – si sarebbero riviste le tariffe economiche del servizio di trasporto scolastico in considerazione delle riduzioni accettate, sul fronte economico, da parte dei vettori. Tutti gli impegni concordati sono stati disattesi con un danno economico, a fronte degli sconti effettuati, ingente. Non è emersa nessuna risposta positiva rispetto a quanto convenuto in sede di rinnovo del contratto per i trasporti scolastici. Giunti alla fine dell’anno scolastico sarebbe stato doveroso che il Governo, piuttosto che rimanere in silenzio, intervenisse per restituire alle aziende gli sconti che le stesse hanno concesso in previsione di un concreto aumento del lavoro e di fatturato. E’ stato chiesto un incontro tecnico urgentissimo per definire l’ammontare e le modalità dei rimborsi a cui il Governo non ha dato risposta: inevitabile, a questo punto, la strada dello sciopero”.
Intanto fissato un incontro chiarificatore, domattina alle 10 presso la Segreteria di Stato per l'Industria.
Nel servizio Roberto Benedettini, Presidente Ati
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