Rimesso in istruttoria il processo per appropriazione indebita che vedeva imputati due italiani, un uomo e una donna, in ogni caso già assolti dal commissario Buriani, per difetto di tempestiva querela. L’episodio, del 2005, riguardava una società della quale era stato fatto figurare il versamento del capitale sociale e subito dopo prelevato. Il fascicolo è comunque tornato in istruttoria per verificare l’esistenza di ulteriori persone coinvolte. Condannato invece per omessa tenuta delle scritture contabili, con l’aggravante di aver impedito la ricostruzione dello stato patrimoniale, un 48enne di Frascati: per lui quattro anni di prigionia e quattro anni di interdizione dal commercio. L'uomo, dopo aver aperto il concorso di creditori, col curatore che ha scoperto ogni tipo di irregolarità, si era reso irreperibile.
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