Il nucleo provinciale della Guardia di Finanza di Como esclude responsabilita’ di aziende sammarinesi nell’operazione plafond, la truffa scoperta la scorsa settimana e che ha portato all’arresto di 8 italiani con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa all’erario, al contrabbando e al falso. Alcune ditte laziali e umbre acquistavano apparecchiature elettroniche da diversi paesi e non, tra i quali San Marino, ma il raggiro sarebbe avvenuto solo successivamente, con la rivendita in territorio italiano di telefoni cellulari, hi-fi, senza versare poi l’iva dovuta allo stato. Truffa che avrebbe fruttato ai malviventi 25 milioni di euro. Una indagine ancora in corso, ammettono le fiamme gialle, dal momento che al vaglio degli inquirenti c’e’ tutta la documentazione sequestrata nelle abitazioni degli arrestati, e nelle ditte coinvolte nella truffa, nella quale si farebbe riferimento a banche della Repubblica. Al momento la Guardia di Finanza non esclude possibili rogatorie internazionali alla Repubblica di San Marino nel caso in cui emergessero collegamenti. Inchiesta che intende fare luce anche sulla destinazione dei fondi neri.
Riproduzione riservata ©