Sono tuttora in stato di fermo, in attesa della convalida del magistrato Laura Di Bona, i due siciliani bloccati ieri dalla Gendarmeria perché sospettati di essere i responsabili delle cosiddette truffe dello specchietto. Ieri pomeriggio, lo ricordiamo, sono stati rintracciati dalla Gendarmeria lungo la superstrada, a bordo di una Volkswagen Golf di colore blu scuro, con targa italiana, dopo aver tentato di raggirare un anziano automobilista sammarinese. Le indagini sul loro conto continuano, per verificare l’eventuale coinvolgimento in altri episodi analoghi accaduti nelle scorse settimane. La Gendarmeria già seguiva la pista che portava a malviventi originari del Sud Italia, anche grazie ai racconti delle vittime e dei testimoni che avevano assistito ai fatti. Tant’è che erano già state disposte unità operative supplementari sul territorio. Il fermo dei due siciliani è stato possibile grazie al tempestivo intervento delle pattuglie e dei militari della brigata di Città. La Gendarmeria è in costante contatto con le forze dell’ordine italiane che hanno chiesto collaborazione per il verificarsi di episodi simili anche nel circondario.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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