“Infame”. E’ l’aggettivo più calzante per descrivere chi approfitta della solitudine e della buona fede degli anziani per derubarli. Uno dei reati più devastanti psicologicamente per la vittima. E’ accaduto più volte che pensionati truffati, in preda allo sconforto e alla vergogna, non solo non abbiano denunciato il fatto ma addirittura abbiano tentato il suicidio. Sul sito web della Polizia di Stato italiana sono elencati i trabocchetti più comuni. Eccone alcuni.
Il controllo dei soldi:
Un pensionato ritira del contante dalla banca o alla posta. Viene seguito fino a casa. Il truffatore, suona, si spaccia come finto funzionario dicendo che potrebbe esserci stato un errore e che è necessario verificare il numero di serie delle banconote. L’anziano consegna i soldi che vengono sostituiti con banconote false.
La giacca:
Vecchia truffa. Il malvivente, in modo apparentemente involontario, urta l’anziano facendo cadere un gelato o un liquido sulla giacca. Si offre di ripulirla e intanto intasca il portafogli.
L’amico del figlio:
Il truffatore sostiene di vantare un credito con il figlio della vittima. Raggira il pensionato fingendosi amico del figlio e chiamandolo per nome.
I falsi funzionari:
Si presentano alla porta con la scusa di dover controllare il contatore del gas o della luce. Poi si fanno consegnare dei soldi, o addirittura rubano approfittando della distrazione dell’anziano.
Ma queste sono solo alcune delle truffe. Ogni estate ne vengono perpetrate migliaia in Italia. Spesso i malviventi si fingono addirittura agenti di polizia o carabinieri.
Dopo un brutto 2007 a San Marino le cose sembrano invece andare meglio. Nessun episodio sospetto quest’estate - fa sapere la Gendarmeria - ad eccezione di una segnalazione risalente allo scorso 8 luglio. In quell’occasione una signora anziana chiamò la gendarmeria dopo che due trentenni, con una scusa, le chiesero di entrare in casa. La donna non abboccò, anzi disse che avrebbe chiamato subito il figlio; i due truffatori fuggirono a bordo di un’autovettura.
Il controllo dei soldi:
Un pensionato ritira del contante dalla banca o alla posta. Viene seguito fino a casa. Il truffatore, suona, si spaccia come finto funzionario dicendo che potrebbe esserci stato un errore e che è necessario verificare il numero di serie delle banconote. L’anziano consegna i soldi che vengono sostituiti con banconote false.
La giacca:
Vecchia truffa. Il malvivente, in modo apparentemente involontario, urta l’anziano facendo cadere un gelato o un liquido sulla giacca. Si offre di ripulirla e intanto intasca il portafogli.
L’amico del figlio:
Il truffatore sostiene di vantare un credito con il figlio della vittima. Raggira il pensionato fingendosi amico del figlio e chiamandolo per nome.
I falsi funzionari:
Si presentano alla porta con la scusa di dover controllare il contatore del gas o della luce. Poi si fanno consegnare dei soldi, o addirittura rubano approfittando della distrazione dell’anziano.
Ma queste sono solo alcune delle truffe. Ogni estate ne vengono perpetrate migliaia in Italia. Spesso i malviventi si fingono addirittura agenti di polizia o carabinieri.
Dopo un brutto 2007 a San Marino le cose sembrano invece andare meglio. Nessun episodio sospetto quest’estate - fa sapere la Gendarmeria - ad eccezione di una segnalazione risalente allo scorso 8 luglio. In quell’occasione una signora anziana chiamò la gendarmeria dopo che due trentenni, con una scusa, le chiesero di entrare in casa. La donna non abboccò, anzi disse che avrebbe chiamato subito il figlio; i due truffatori fuggirono a bordo di un’autovettura.
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