E’ stato condannato questa mattina dal commissario della legge Vittorio Ceccarini, Giuseppe Troiano, 26 anni di Napoli, per truffa continuata.
Nel maggio 2004 aveva presentato 5 assegni circolari alla Banca del Titano presso la quale aveva aperto un conto corrente pochi mesi prima, per un totale di 476mila euro. Intendeva far emettere alla banca altri assegni, da girare poi ad altre persone. I titoli di credito erano stati emessi dalla Banca di Credito Popolare di Aversa, Napoli.
La Banca del Titano, per avere la garanzia di poterli incassare aveva chiamato la banca italiana che aveva dato il bene emissione. Ma chi aveva risposto, a quanto apre, era d’accordo con Troiano: aveva detto di chiamarsi Miceli, spacciandosi per dipendente della banca, ma da un successivo controllo non esisteva alcun dipendente con quel nome.
In attesa che l’operazione si perfezionasse, la banca ha poi scoperto che gli assegni usati da Troiano erano stati rubati due anni prima in Italia e così sono stati bloccati.
Troiano, assente questa mattina, è stato condannato a tre anni di prigionia e alla multa a giorni, pari a 1600 euro. Gli assegni sono stati confiscati.
Nel maggio 2004 aveva presentato 5 assegni circolari alla Banca del Titano presso la quale aveva aperto un conto corrente pochi mesi prima, per un totale di 476mila euro. Intendeva far emettere alla banca altri assegni, da girare poi ad altre persone. I titoli di credito erano stati emessi dalla Banca di Credito Popolare di Aversa, Napoli.
La Banca del Titano, per avere la garanzia di poterli incassare aveva chiamato la banca italiana che aveva dato il bene emissione. Ma chi aveva risposto, a quanto apre, era d’accordo con Troiano: aveva detto di chiamarsi Miceli, spacciandosi per dipendente della banca, ma da un successivo controllo non esisteva alcun dipendente con quel nome.
In attesa che l’operazione si perfezionasse, la banca ha poi scoperto che gli assegni usati da Troiano erano stati rubati due anni prima in Italia e così sono stati bloccati.
Troiano, assente questa mattina, è stato condannato a tre anni di prigionia e alla multa a giorni, pari a 1600 euro. Gli assegni sono stati confiscati.
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