A dieci anni dall'ondata di attentati di Al Qaida a Istanbul – provocarono ben 72 morti - il terrorismo torna a colpire gli interessi occidentali in Turchia: un kamikaze si è fatto esplodere ieri davanti all'ambasciata Usa di Ankara, uccidendo oltre a se stesso una guardia turca e ferendo gravemente una giovane donna. Ma in questo caso, secondo le autorità turche, responsabile dell'attentato sarebbe il gruppo di estrema sinistra Dhkp-C, il Partito-Fronte Rivoluzionario Popolare di Liberazione, già accusato di altri attentati, l'ultimo nel settembre scorso a Istanbul contro una stazione di polizia costato la vita a un agente. Il Dhkp-C è una formazione anti-imperialista e anti-Nato, vicina alla causa del separatismo curdo.
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