Affluenza altissima in Turchia per le elezioni parlamentari. I seggi si sono chiusi alle 16 e secondo i media quasi il 90% dei cittadini si sarebbe recata al voto. Le elezioni rappresentano una sorta di referendum sul presidente Erdogan che, sebbene non sia candidato, ha chiesto l’appoggio al suo partito di ispirazione islamica, Akp, dopo 13 anni di governo incontrastato, per riformare la Costituzione e creare una Repubblica presidenziale. Il suo principale competitor è il partito filocurdo Hdp, guidato dal 41enne Selahattin Demartis che dovrà però superare la soglia di sbarramento del 10%. Un totale di 20 partiti, a cui si aggiungono 166 candidati indipendenti, si battono per 550 seggi dell’emiciclo per formare la 25esima legislatura dalla nascita della Repubblica nel 1923. I primi risultati saranno resi noti intorno alle 21 (le 20 ora italiana). Non ci sono exit poll. Le elezioni si sono svolte in un clima teso, nel timore di nuove violenze dopo l’attentato che venerdì sera ha colpito un comizio del partito curdo Hdp a Diyarbakir. Circa 400mila agenti sono in servizio in tutto il paese.
Riproduzione riservata ©