Oggi a Monaco il presidente Poroshenko ha ricordato ancora una volta che non c'è conflitto in Ucraina; c'è un'aggressione dal lato del Paese vicino. La conferenza annuale internazionale sulla sicurezza quest'anno discute la possibilità di introdurre a tutti gli effetti una missione di pace delle Nazioni Unite per la parte occupata del Donbas. Nel frattempo, l'Osce indica nuovi assalti a veicoli aerei senza pilota e interferenze nelle operazioni e “la situazione nella linea di fuoco resta imprevedibile”.
L'Ungheria crea barriere nel dialogo ucraino con la Nato attraverso l'articolo della lingua nella legge ucraina sull'educazione. La legge obbliga le scuole a iniziare il processo di educazione esclusivamente in lingua ucraina e le lingue delle minoranze nazionali sono introdotte in un secondo momento in modo addizionale. Questo non piace agli ungheresi che vivono nella Transcarpazia. Budapest ha affrontato la minaccia e ha bloccato un meeting della Commissione Nato-Ucraina a livello dei ministri della difesa a Bruxelles. Questa settimana il Governo ucraino ha approvato e presentato al Parlamento una bozza di modifica alla legge che proponeva di estendere il periodo di transazione per i cambi di lingua per tre anni. A Bruxelles hanno enfatizzato che la disputa non vuol dire uno stop alla cooperazione Ucraina-Nato.
La Polonia supporta l'Ucraina nelle questioni più importanti, ma quelle storiche rimangono in agenda. Andrzej Duda, comunque, ha firmato emendamenti scandalosi alla legge sull'Istituto di rimembranza nazionale della Polonia e l'ha inviata alla Corte Costituzionale per un esame. La legge prevede la punizione per la negazione dei crimini dei nazionalisti ucraini, così come multe e la prigione per dichiarazioni pubbliche sul coinvolgimento dei polacchi nell'Olocausto.
Dall'Ucraina, Victoria Polischuk
L'Ungheria crea barriere nel dialogo ucraino con la Nato attraverso l'articolo della lingua nella legge ucraina sull'educazione. La legge obbliga le scuole a iniziare il processo di educazione esclusivamente in lingua ucraina e le lingue delle minoranze nazionali sono introdotte in un secondo momento in modo addizionale. Questo non piace agli ungheresi che vivono nella Transcarpazia. Budapest ha affrontato la minaccia e ha bloccato un meeting della Commissione Nato-Ucraina a livello dei ministri della difesa a Bruxelles. Questa settimana il Governo ucraino ha approvato e presentato al Parlamento una bozza di modifica alla legge che proponeva di estendere il periodo di transazione per i cambi di lingua per tre anni. A Bruxelles hanno enfatizzato che la disputa non vuol dire uno stop alla cooperazione Ucraina-Nato.
La Polonia supporta l'Ucraina nelle questioni più importanti, ma quelle storiche rimangono in agenda. Andrzej Duda, comunque, ha firmato emendamenti scandalosi alla legge sull'Istituto di rimembranza nazionale della Polonia e l'ha inviata alla Corte Costituzionale per un esame. La legge prevede la punizione per la negazione dei crimini dei nazionalisti ucraini, così come multe e la prigione per dichiarazioni pubbliche sul coinvolgimento dei polacchi nell'Olocausto.
Dall'Ucraina, Victoria Polischuk
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