In Ucraina la situazione è totalmente degenerata ed è guerra aperta – nel sud-est del Paese - tra l'esercito di Kiev ed i separatisti. A Odessa è salito a 42 vittime, il bilancio del rogo alla sede del Sindacato, dove si erano rifugiati alcuni filo-russi. Episodio gravissimo sul quale l'Unione Europea ha chiesto l'apertura di una inchiesta indipendente. Presenti nella città sul Mar Nero estremisti di Pravy Sektor, ritenuti dai media russi i responsabili di quanto accaduto e che avrebbero ucciso a bastonate coloro che cercavano di scampare alle fiamme. Scioccanti le immagini delle persone che si gettavano dalle finestre del palazzo. I servizi segreti ucraini parlano – dal canto loro – della presenza di sabotatori russi. 10 civili sarebbero stati uccisi, poi, ad un posto di blocco nei pressi di Slaviansk sempre da membri di Settore Destro. Nel frattempo prosegue l'offensiva militare di Kiev in queste zone. E nelle stesse ore in cui il Cremlino affermava di non aver più il controllo dei separatisti, sono stati liberati gli osservatori Osce.
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