A mezzanotte scatterà il cessate il fuoco concordato da Putin, Poroshenko, Merkel ed Hollande, nel corso dei colloqui di Minsk. Ma nel frattempo si continua a combattere, specie nella zona di Debaltsevo, dove si troverebbero circo 8000 soldati delle Forze Armate governative. Le autorità di Kiev continuano a sostenere che non sarebbero accerchiate. I separatisti – dal canto loro – assicurano che non spareranno sulle truppe ucraine, ma che si rifiutano di farle uscire dalla “sacca”. Hanno poi invitato Kiev ad iniziare un dialogo sulle modifiche alla costituzione ucraina in un prossimo incontro del gruppo di contatto Tra le fila dei governativi – a Debaltsevo - anche vari gruppi paramilitari. Tra questi le milizie del gruppo di estrema-destra Pravy Sektor, il cui leader - Dmytro Yarosh – ha rigettato gli accordi di Minsk e minacciato di continuare a combattere contro i separatisti, che definisce “terroristi”. Fitch intanto ha abbassato il rating del credito sovrano ucraino da CCC a CC, ad un passo dal default, nonostante il piano di aiuti finanziari annunciato giovedì scorso dal Fondo Monetario Internazionale
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