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Gli Uffici Postali sammarinesi diventeranno Enti Pubblici

5 gen 2011
Sarà questo il primo passo della trasformazione che la direzione delle Poste sta preparando e che presto arriverà sul tavolo del Congresso di Stato per la decisione definitiva. E’ dal 1923 che gli sportelli postali sammarinesi gestiscono servizi finanziari per conto di Poste italiane, ma recentemente la Banca d’Italia ha manifestato qualche perplessità, spiegando che gli uffici postali della Repubblica risultavano come sportelli all’estero e questo poneva qualche problema. “Ora il sistema postale sammarinese si appresta ad una radicale trasformazione – ci anticipa il direttore, Rosa Zafferani – e quello dei servizi finanziari sarà il primo nodo da sciogliere”. Certo, perché in assenza di quell’autonomia che si sta perseguendo e della trasformazione in ente pubblico, la gestione di denaro per conto terzi, come ad esempio un vaglia postale, risulterebbe difficoltosa. “Noi – spiega Rosa Zafferani – riceviamo denaro da chi esegue il vaglia, ma solo temporaneamente lo conserviamo nelle nostre casse. Quella cifra – precisa – deve essere girata per consentire la riscossione da parte del destinatario e non può transitare nel bilancio dello Stato”. Ma in previsione ci sono altre novità, come la gestione diretta della corrispondenza verso altri Paesi. Presto, per effetto di nuovi accordi sottoscritti, i dispacci superiori ai tre chili, contenenti corrispondenza diretta all’estero, saranno recapitati direttamente e non attraverso Poste Italiane. Il 26 di gennaio sarà inaugurato il nuovo ufficio postale di Faetano, realizzato insieme alla facoltà di Industrial design dell’Università di San Marino. “Un ufficio che risulterà assolutamente innovativo – anticipa Rosa Zafferani – e da qual momento si delineerà il nuovo obiettivo delle poste sammarinesi”.

Sergio Barducci

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