I seminativi rappresentano per estensione la maggior parte della superficie agricola utilizzabile. Una gestione moderna ed ecologica dei seminativi biologici, anche in un'ottica di filiera, è pertanto strategica per combattere gli effetti dei cambiamenti climatici. È questo l'aspetto centrale del corso rivolto a operatori agricoli professionali e amatori promosso dal Consorzio Terra di San Marino e UGRAA patrocinato dalla Segreteria di Stato Territorio e Ambiente.
"È un momento di formazione molto molto importante - afferma Matteo Ciacci, Segretario di Stato Territorio - ringrazio l'Ufficio Risorse agricole e ambientali che ha organizzato questo convegno, che consente di focalizzare l'attenzione sul biologico. Credo che la formazione e l'accrescimento delle competenze sia oggi più che mai importante per valorizzare al meglio le nostre competenze".
"L'Accademia Contadina - aggiunge Aida Maria Selva, Presidente Consorzio Terra di San Marino - è un progetto fortemente evoluto dal Consorzio che, come il corso di oggi poi testimonia, è diventata una bella e solida realtà. Un progetto, una realtà che valorizza non solo il nostro settore, il settore agricolo, ma anche tutto il nostro paese".
Rispetto alle denunce di semina, spiega Lucia Mazza dirigente UGRAA, i seminativi biologici in Repubblica ricoprono il 40% del totale: "Come Ugraa - afferma - cerchiamo negli ultimi anni, insieme al Consorzio Terra di San Marino, di aiutare gli agricoltori a migliorare le tecniche di produzione anche alla luce dei cambiamenti climatici. Cerchiamo di accompagnare la produzione agricola a un miglioramento legato soprattutto a uno sviluppo sostenibile dell'agricoltura stessa e di biodiversità".
Nel servizio l'intervista a Matteo Ciacci (Segretario di Stato Territorio), Aida Maria Selva (Presidente Consorzio Terra di San Marino) e Lucia Mazza (Dirigente UGRAA)