Un annuncio scarno, quello del Premier Theresa May, questa mattina, davanti al numero 10 di Downing Street. L'8 giugno – a circa un anno dallo storico referendum sull'UE, che ha visto prevalere il “leave” di quasi 2 punti percentuali – i sudditi del Regno Unito torneranno alle urne. Una decisione – ha poi spiegato la May – che si impone per far fronte al clima di “divisione”, a Westminster, creato dalle opposizioni, e che rischia di indebolire il Paese nel negoziato sulla Brexit. Per alcuni la decisione della Premier conservatrice sarebbe un azzardo; l'analista di geopolitica Daniele Scalea (Direttore IsAG), invece, la ritiene una mossa ben calcolata. Domani sarà presentata una mozione alla Camera dei Comuni, per andare ad elezioni anticipate. Il provvedimento richiede una maggioranza dei due terzi per essere approvato. Poco più di una formalità, probabilmente, perché il leader dei Laburisti Jeremy Corbyn ha già annunciato il voto favorevole
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