Un lenzuolo bianco, per scrivere cento volte addio.
Una folla di ragazzi sbigottiti davanti alla morte, un fatto che alla loro età non può e non deve essere contemplato.
Una famiglia distrutta dal dolore, straziata per l’ultimo saluto a Matteo e dall’angoscia per l’altro figlio, Alessandro, ricoverato in terapia intensiva a Cesena.
Matteo Palmieri voleva diventare un medico. Non aveva ancora compiuto vent’anni quando si e’ schiantato sulla superstrada. La sua auto ridotta ad un mucchio di rottami dallo scontro con un pullman che trasportava un gruppo di ragazzi. Sui loro volti abbiamo visto dolore e lacrime. Sul viso di chi amava Matteo le stesse lacrime ma un dolore che toglie il fiato.
Gli amici gli hanno dedicato una lettera, per ricordare la vita insieme, le scoperte, i concerti. E a lui hanno dedicato una canzone di Vasco “Ogni volta” per non dimenticare.
Una folla di ragazzi sbigottiti davanti alla morte, un fatto che alla loro età non può e non deve essere contemplato.
Una famiglia distrutta dal dolore, straziata per l’ultimo saluto a Matteo e dall’angoscia per l’altro figlio, Alessandro, ricoverato in terapia intensiva a Cesena.
Matteo Palmieri voleva diventare un medico. Non aveva ancora compiuto vent’anni quando si e’ schiantato sulla superstrada. La sua auto ridotta ad un mucchio di rottami dallo scontro con un pullman che trasportava un gruppo di ragazzi. Sui loro volti abbiamo visto dolore e lacrime. Sul viso di chi amava Matteo le stesse lacrime ma un dolore che toglie il fiato.
Gli amici gli hanno dedicato una lettera, per ricordare la vita insieme, le scoperte, i concerti. E a lui hanno dedicato una canzone di Vasco “Ogni volta” per non dimenticare.
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