Cresce la paura per Isaac, che minaccia New Orleans, a sette anni dalla devastazione subita dall’uragano Katrina. Anche Isaac questa sera è diventato uragano sulle acque del Golfo del Messico: l’arrivo è previsto tra qualche ora, a New Orleans ha già iniziato a piovere. Le strade sono deserte, in giro solo la polizia, la città aspetta col fiato sospeso da dietro le finestre sbarrate. Ha parlato anche il presidente Obama, dopo aver dichiarato lo stato d’emergenza in Lousiana: “Ascoltate le autorità – è stato l’appello – se vi dicono di allontanarvi, allontanatevi. Non è il momento di sfidare il destino. Sta per arrivare una tempesta pericolosa – ha aggiunto – e potrebbero esserci significative inondazioni”. Obama ha comunque assicurato che la protezione civile americana è al lavoro già da una settimana per far fronte all’emergenza. Secondo gli esperti comunque, difficilmente Isaac supererà il livello 1, o nella peggiore delle ipotesi il livello 2. Katrina, con oltre 1.800 morti, raggiunse livello 5.
Isaac apre e sospende subito la convention dei repubblicani a Tampa, in Florida, che avvia ufficialmente il cammino alle presidenziali del 6 novembre: la minaccia della tempesta però è troppo alta e i lavori sono stati rinviati, molti degli interventi previsti in giornata sono stati spostati ai prossimi giorni. E’ comunque il giorno cruciale di Mitt Romney, con la sua investitura ufficiale, anche se il cammino si annuncia difficile, nei sondaggi risulta ancora distaccato dal presidente in carica.
Isaac apre e sospende subito la convention dei repubblicani a Tampa, in Florida, che avvia ufficialmente il cammino alle presidenziali del 6 novembre: la minaccia della tempesta però è troppo alta e i lavori sono stati rinviati, molti degli interventi previsti in giornata sono stati spostati ai prossimi giorni. E’ comunque il giorno cruciale di Mitt Romney, con la sua investitura ufficiale, anche se il cammino si annuncia difficile, nei sondaggi risulta ancora distaccato dal presidente in carica.
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