Il possibile attacco degli Stati Uniti alla Siria monopolizza i media globali. Secondo il Washington Post l'amministrazione Obama potrebbe rendere noto il rapporto dell'intelligence americana che proverebbe la responsabilita' del regime di Assad nell'uso di armi chimiche gia' giovedi'. Il report e' uno degli ultimi passi prima di una decisione da parte del presidente americano Barack Obama su un possibile attacco contro la Siria, che dipende dalle consultazioni in corso con gli alleati e il Congresso, oltre che dalla sicurezza degli esperti dell'Onu che stanno indagando a Damasco. “Una missione priva di significato quella delle Nazioni Unite perche' le prove sulle armi chimiche erano gia' definitive”. Così Susan Rice, consigliere alla sicurezza del presidente Barack Obama, all'ambasciatrice americana all'Onu Samantha Power e altri esponenti delle Nazioni Unite. ''L'indagine degli esperti dell'Onu e' stata avviata troppi tardi e ci dira' quello che gia' sappiamo, ovvero che le armi chimiche sono state usate”
I servizi di spionaggio israeliani avrebbero poi fornito alla Cia informazioni decisive giunte da una elite speciale della divisione siriana che ha la supervisione delle armi chimiche di Assad. Le informazioni, verificate dalla Cia, mostrerebbero che alcuni tipi di armi chimiche sarebbero state mosse in anticipo nel sobborgo di Damasco dove sarebbe avvenuto il presunto attacco del 21 agosto. Tali informazioni confermate dalla Cia avrebbero cambiato la posizione americana e l'amministrazione, giunta alla conclusione che se gli Stati Uniti avessero deciso di attaccare lo avrebbero fatto con gli alleati e senza interpellare l'Onu, al fine di superare l'atteso veto russo.
Le voci che arrivano dalla Siria profilano un vero e proprio conflitto regionale: ''Se Damasco viene attaccata, anche Tel Aviv verrà presa di mira e una vera guerra contro la Siria produrrà una licenza per attaccare Israele'', avrebbe detto la fonte anonima alla Fars. ''Siamo sicuri che se la Siria e' attaccata - ha affermato inoltre il militare siriano - anche Israele sarà messo a fuoco e un simile attacco'' inoltre ''impegnerà i vicini della Siria''.
I servizi di spionaggio israeliani avrebbero poi fornito alla Cia informazioni decisive giunte da una elite speciale della divisione siriana che ha la supervisione delle armi chimiche di Assad. Le informazioni, verificate dalla Cia, mostrerebbero che alcuni tipi di armi chimiche sarebbero state mosse in anticipo nel sobborgo di Damasco dove sarebbe avvenuto il presunto attacco del 21 agosto. Tali informazioni confermate dalla Cia avrebbero cambiato la posizione americana e l'amministrazione, giunta alla conclusione che se gli Stati Uniti avessero deciso di attaccare lo avrebbero fatto con gli alleati e senza interpellare l'Onu, al fine di superare l'atteso veto russo.
Le voci che arrivano dalla Siria profilano un vero e proprio conflitto regionale: ''Se Damasco viene attaccata, anche Tel Aviv verrà presa di mira e una vera guerra contro la Siria produrrà una licenza per attaccare Israele'', avrebbe detto la fonte anonima alla Fars. ''Siamo sicuri che se la Siria e' attaccata - ha affermato inoltre il militare siriano - anche Israele sarà messo a fuoco e un simile attacco'' inoltre ''impegnerà i vicini della Siria''.
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