“Non abbiamo ricevuto disdette in questi primi giorni di gennaio”. Così la maggior parte delle agenzie viaggi del Titano. Le rassicurazioni giunte dalla Farnesina circa l’agibilità di molte zone, anche parzialmente colpite dal maremoto del 26 dicembre come le Maldive, hanno tranquillizzato i turisti sammarinesi intenzionati ugualmente a partire per le vacanze. Dal momento che le assicurazioni di annullamento viaggio escludono le catastrofi naturali dai motivi di rimborso, molti tour operator offrono la possibilità di scegliere altre méte a lungo raggio – tra le più gettonate si registrano Mar Rosso, Carabi e Zanzibar - in modo così da non incorrere nel pagamento di una penalità da contratto. Chi recede tra il 59° e il 30° giorno precedente la partenza, senza una méta sostitutiva, subisce, infatti, una trattenuta del 10% sull’importo pagato per il viaggio; tra il 29° e il 15° giorno, il 30%; tra l’8° e il 4°, il 50%; infine tra il 3° e il giorno stabilito per la partenza, dall’80 al 100% sul costo totale della vacanza. Le penali del 60% chieste a consumatori italiani per l’annullamento del viaggio nelle zone disastrate, di cui si è parlato in questi giorni, contemplano invece viaggi con voli di linea. Non mancano, comunque, le iniziative di solidarietà: alcuni tour operator hanno pensato di devolvere una quota per ogni pratica eseguita a favore dei paesi più colpiti dalla tragedia.
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