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Vaccini: la prossima settimana decreto in Consiglio dei Ministri

13 mag 2017
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Vaccini: la prossima settimana decreto in Consiglio dei Ministri - A San Marino sono 675 le persone che esercitano l'obiezione alla vaccinazione, 57 risultano essere m...
Dopo l’Emilia-Romagna, che ha approvato la legge per l’obbligatorietà dei vaccini per gli asili nido e i servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati il governo si muove nella stessa direzione. Un accordo ancora non c'è ma una della novità contenute nella bozza di decreto, che va dal nido al liceo, è tenere conto della situazione epidemiologica della regione. 
Decreto che arriverà la prossima settimana in consiglio dei ministri come ha confermato lo stesso presidente Gentiloni, che assicura sarà frutto di una decisione «collegiale». Il governo sembra aver superato l'impasse. Prima l'annuncio del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sull'arrivo ieri in Consiglio dei Ministri del decreto, seguito subito da un comunicato del ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli molto più cauta sul principio dell'obbligo. Poi la smentita di Palazzo Chigi che ha negato il provvedimento all'ordine del giorno.
Infine le indiscrezioni sul segretario Matteo Renzi preoccupato per l'immagine di un esecutivo diviso su un tema delicato. La Lorenzin ieri ha confermato di aver presentato in Consiglio dei Ministri il testo base che è nelle mani dei tecnici dei ministeri dell'Istruzione, della Salute e di Palazzo Chigi. Saranno però gli esperti del Consiglio superiore della Sanità e dell'Istituto superiore della Sanità a deciderlo e a stilare una lista flessibile e rinnovabile sulle vaccinazioni obbligatorie.  L'obbligo non sarà un passo indolore: sono molte le associazioni di genitori pronte a mobilitarsi.

A San Marino c'è un obbligo più ampio rispetto all'Italia ed il gruppo permanente sulle vaccinazioni, istituito con la delibera 30 del 18 gennaio 2017 dal comitato esecutivo dell'ISS, sta lavorando per programmare un nuovo calendario e una serie di azioni di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza. L'invito è quello ad aprire una riflessione condivisa.  
Secondo gli ultimi dati Iss di dicembre del 2016 sono 675 le persone che hanno esercitato l'obiezione alla vaccinazione, anche se va precisato, ci sono diversi casi di obiezioni parziali e relativamente a solo alcune tipologie di vaccinazioni. Tra chi esercita l'obiezione alla vaccinazione, 57 risultano essere maggiorenni, i restanti hanno meno di 18 anni. Per 28 adulti e 18 minorenni non vaccinati non è stata ancora presentata quietanza dell’avvenuto pagamento della polizza assicurativa

VA

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