La passione per la neve può trasformarsi in imprudenza, che a sua volta può diventare causa di tragedie. A provocare le valanghe non sono solo abbondanti nevicate e temperature altalenanti. Nel 90% dei casi ai fattori climatici si aggiungono l’inesperienza degli sciatori che, ad esempio, attraversano fuoripista aree di neve instabile. Le valanghe non si possono prevedere, ma possono essere evitate non affrontando la neve fresca, e aspettando di mettere gli sci per almeno 48 ore dopo un’abbondante nevicata. In inverno la neve è farinosa ed instabile, mentre in primavera si forma una crosta gelata che sostiene il peso degli sciatori, impedendo la formazione delle slavine. Regole note a montanari e a sciatori provetti, ma spesso sconosciute ai più. Dato che l’invito alla prudenza non basta, ci sta pensando il Governo italiano a frenare l’entusiasmo di sportivi temerari. Approda infatti al Senato un emendamento che prevede il carcere per chi, provocando una valanga, si renda responsabile della morte di altre persone. Il provvedimento sanziona anche di 5mila euro chi scia fuori pista o compie escursioni in montagna quando c'é una situazione di pericolo concreto indicata nei bollettini nevo-meteorologici. L'Aula del Senato deciderà se approvarlo.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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