L'accusa è di peculato aggravato. E proprio questa mattina i Carabinieri di Riccione hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal Gip Fiorella Casadei, su beni mobili e immobili per un valore vicino ai 100mila euro. “Valconca d'oro” l'indagine, scattata nel 2013, dopo la segnalazione di un residente verso un autonoleggio che esercitava senza la rispettiva autorimessa, bensì in garage privati. Da qui, la scoperta di altri casi analoghi e l'attenzione verso chi era responsabile del rilascio di licenze e autorizzazioni: il dirigente dello Sportello Unico per le Attività Produttive della Valconca, 58enne residente. Da un lato, perquisizioni e controlli, dall'altro, testimonianze dei colleghi, ma anche di ben 90 cittadini che nel tempo si erano rivolti all'ufficio. Un'esame analitico svolto dai Carabinieri di Riccione, insieme agli uomini della Stazione di Morciano, su oltre 2400 procedimenti gestiti dall'indagato fra il 20110 e il 2014.
Il comandante dei Carabinieri di Riccione, Antonio De Lise ha ricostruito il modus operandi: il dirigente, unico responsabile di tutte le pratiche, riscuoteva direttamente contributi e diritti di segreteria dai cittadini, rilasciando ricevute senza intestazione dell'ente e trattenendo per sé denaro e valori bollati.
Il comandante dei Carabinieri di Riccione, Antonio De Lise ha ricostruito il modus operandi: il dirigente, unico responsabile di tutte le pratiche, riscuoteva direttamente contributi e diritti di segreteria dai cittadini, rilasciando ricevute senza intestazione dell'ente e trattenendo per sé denaro e valori bollati.
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