Il punto con le diplomazie internazionali sulle principali questioni di attualità. Papa Francesco incontra i rappresentanti degli oltre 180 Paesi con cui la Santa Sede intrattiene rapporti diplomatici. Per San Marino, presente l'Ambasciatore Maria Alessandra Albertini, accompagnata dal Ministro Plenipotenziario Giuliano Bianchi di Castelbianco. Prioritario il richiamo del Pontefice al valore del pieno rispetto dei diritti dell’uomo, primo fra i quali la difesa della vita. Lanciato un accorato appello anche per i bambini innocenti, gli anziani, le donne perseguitate da violenze e sopraffazioni e le tante vittime della tratta. Quindi un'esortazione al dialogo nelle diverse aree del mondo in conflitto: Francesco si è soffermato sulla questione israeliano palestinese, l'"impensabilità" - ha detto - di una guerra nucleare, un chiaro riferimento alle tensioni nelle penisola coreana, la situazione generale dei migranti, appellandosi al sentimento di accoglienza e alla catena di aiuti e benevolenza che deve pervadere le autorità di governo, le associazioni, i singoli.
Il Papa si rivolge infine ai diplomatici paragonando il lavoro delle Nazioni all’azione dei costruttori di cattedrali medievali erette in tutta Europa, edifici che – spiega - raccontano l’importanza della partecipazione di ciascuno ad un’opera che travalica i confini del tempo: “Il costruttore di cattedrali sapeva che non avrebbe visto il compimento del proprio lavoro; nondimeno si è adoperato attivamente comprendendo di essere parte di un progetto di cui avrebbero goduto i suoi figli… Ciascun uomo e donna di questo mondo - ha concluso Papa Francesco - è chiamato a coltivare lo stesso spirito di servizio e di solidarietà intergenerazionale ed essere così un segno di speranza per il nostro travagliato mondo”.
Il Papa si rivolge infine ai diplomatici paragonando il lavoro delle Nazioni all’azione dei costruttori di cattedrali medievali erette in tutta Europa, edifici che – spiega - raccontano l’importanza della partecipazione di ciascuno ad un’opera che travalica i confini del tempo: “Il costruttore di cattedrali sapeva che non avrebbe visto il compimento del proprio lavoro; nondimeno si è adoperato attivamente comprendendo di essere parte di un progetto di cui avrebbero goduto i suoi figli… Ciascun uomo e donna di questo mondo - ha concluso Papa Francesco - è chiamato a coltivare lo stesso spirito di servizio e di solidarietà intergenerazionale ed essere così un segno di speranza per il nostro travagliato mondo”.
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