“Una giornata di riflessione – Uniti a Dio ascoltiamo un grido” è il titolo dell'incontro promosso dal 17 al 19 luglio dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace coi rappresentanti delle comunità colpite da attività minerarie.
Arrivano dall'Africa, dall'Asia, dall'America Latina, per fare il punto sulla situazione delle comunità impegnate nelle attività minerarie. Da anni i documenti di Conferenze episcopali denunciano la violazione dei diritti umani, l'illegalità, la violenza e lo sfruttamento dei giacimenti in modo inquinante o problematico per la sicurezza alimentare locale. “Serve un radicale cambiamento di paradigma – sono state le parole del cardinale Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – in vista del bene comune, della giustizia, della sostenibilità, della dignità umana. Dinnanzi a queste situazioni – ha aggiunto – non si può lasciare che l'indifferenza, il cinismo e l'impunità continuino”. Anche nell'esortazione “Evangelii gaudium” è esplicito il riferimento a individui che lavorano “senza uno scopo veramente umano”. L'incontro, a Roma presso il Salesianum, vuole dunque essere un momento di riflessione, di condivisione di esperienze e di raccolta di proposte per azioni future da parte della Chiesa o delle comunità stesse.
Francesca Biliotti
Arrivano dall'Africa, dall'Asia, dall'America Latina, per fare il punto sulla situazione delle comunità impegnate nelle attività minerarie. Da anni i documenti di Conferenze episcopali denunciano la violazione dei diritti umani, l'illegalità, la violenza e lo sfruttamento dei giacimenti in modo inquinante o problematico per la sicurezza alimentare locale. “Serve un radicale cambiamento di paradigma – sono state le parole del cardinale Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – in vista del bene comune, della giustizia, della sostenibilità, della dignità umana. Dinnanzi a queste situazioni – ha aggiunto – non si può lasciare che l'indifferenza, il cinismo e l'impunità continuino”. Anche nell'esortazione “Evangelii gaudium” è esplicito il riferimento a individui che lavorano “senza uno scopo veramente umano”. L'incontro, a Roma presso il Salesianum, vuole dunque essere un momento di riflessione, di condivisione di esperienze e di raccolta di proposte per azioni future da parte della Chiesa o delle comunità stesse.
Francesca Biliotti
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