La Chiesa cattolica ha due nuovi santi, due dei Papi più grandi dell'ultimo secolo, Giovanni XXIII, il padre del Concilio, e Giovanni Paolo II, il grande missionario della fede. Papa Francesco li ha elevati all'onore degli altari, nella messa concelebrata in Piazza San Pietro con 850 tra cardinali e vescovi. Tra loro il papa emerito Benedetto XVI che Bergoglio è andato subito ad abbracciare. Grande l'ovazione degli 800 mila pellegrini - 500 mila in Piazza San Pietro e Via della Conciliazione e altri 300 mila nelle altre aree di Roma allestite con maxi-schermi - al momento della formula con cui Bergoglio ha proclamato la santità dei due grandi predecessori. Le reliquie di Roncalli (un pezzetto di pelle) sono state portate all'altare da don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Giovanni XXIII, quelle di Wojtyla (una piccola ampolla con il sangue) dalla seconda "miracolata", la costaricana Floribeth Mora Diaz, mentre la prima, la suora francese Marie Simon-Pierre, ha letto una delle preghiere dei fedeli. "Sono stati due uomini coraggiosi", ha detto papa Francesco nell'omelia, "e hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia". Per il Pontefice, i santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II "hanno collaborato con lo Spirito Santo per ripristinare e aggiornare la Chiesa secondo la sua fisionomia originaria, la fisionomia che le hanno dato i santi nel corso dei secoli". Papa Roncalli nella convocazione del Concilio "ha dimostrato una delicata docilità alla Spirito Santo". Karol Wojtyla, invece, è stato "il Papa della famiglia", come lui stesso voleva essere ricordato. Presenti alla cerimonia un centinaio di delegazioni ufficiali, con 34 fra capi di Stato e di governo.
Sonia Tura
Sonia Tura
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