Per la prima volta gli Stati Uniti partecipano ad una riunione dei ministri degli esteri europei. Il Segretario di Stato John Kerry è arrivato a Bruxelles e si è intrattenuto a colazione con l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini. “Con il capo della diplomazia americana – ha dichiarato la Mogherini - avremo uno scambio anche sulla Turchia perché è importante che su queste politiche siamo uniti”.
Dalla riunione di oggi ci si aspetta un forte messaggio sul rispetto dello stato di diritto in Turchia e sulla protezione del sistema di divisione dei poteri. Un appello rivolto al presidente Erdogan al quale anche Kerry chiede di mantenere calma e stabilità in tutto il Paese, esortandolo a mantenere i più alti standard di rispetto delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto.
Intanto ad Ankara continuano le retate contro i golpisti; sono stati arrestati quasi 8000 agenti e 3mila magistrati. Il pugno di ferro di Erdogan provoca numerose reazioni internazionali: la Germania, attraverso il portavoce di Angela Merkel, fa sapere che se la Turchia dovesse reintrodurre la pena di morte, come ventilato da Erdogan, i negoziati per l'ingresso in Europa si fermerebbero immediatamente. Dello stesso parere il Ministro italiano degli Esteri, Paolo Gentiloni, che evidenzia come “il ritorno ipotizzato della pena di morte in Turchia sarebbe uno dei simboli di quello che l'Europa non può accettare. Siamo stati molto chiari nel condannare il tentativo di golpe militare – ha aggiunto - e siamo molto chiari nel dire che la reazione a questo golpe non può essere una reazione di vendetta".
Nel video le interviste a Federica Mogherini, Alto Rappresentante Affari Esteri UE, e a Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri
Sergio Barducci
Dalla riunione di oggi ci si aspetta un forte messaggio sul rispetto dello stato di diritto in Turchia e sulla protezione del sistema di divisione dei poteri. Un appello rivolto al presidente Erdogan al quale anche Kerry chiede di mantenere calma e stabilità in tutto il Paese, esortandolo a mantenere i più alti standard di rispetto delle istituzioni democratiche e dello stato di diritto.
Intanto ad Ankara continuano le retate contro i golpisti; sono stati arrestati quasi 8000 agenti e 3mila magistrati. Il pugno di ferro di Erdogan provoca numerose reazioni internazionali: la Germania, attraverso il portavoce di Angela Merkel, fa sapere che se la Turchia dovesse reintrodurre la pena di morte, come ventilato da Erdogan, i negoziati per l'ingresso in Europa si fermerebbero immediatamente. Dello stesso parere il Ministro italiano degli Esteri, Paolo Gentiloni, che evidenzia come “il ritorno ipotizzato della pena di morte in Turchia sarebbe uno dei simboli di quello che l'Europa non può accettare. Siamo stati molto chiari nel condannare il tentativo di golpe militare – ha aggiunto - e siamo molto chiari nel dire che la reazione a questo golpe non può essere una reazione di vendetta".
Nel video le interviste a Federica Mogherini, Alto Rappresentante Affari Esteri UE, e a Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri
Sergio Barducci
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