Ultime 36 ore per trovare un accordo sul clima. Il vertice di Parigi si avvia alla conclusione e, rispetto alla precedente, questa bozza, il testo della possibile intesa, è passato da 48 a 29 pagine e le opzioni, ovvero gli impegni veri e propri da adottare, sono “soltanto” 47. Si è ancora lontani dall'aver sciolto i nodi su cui c’è disaccordo, come quello sui controlli del rispetto degli impegni di taglio delle emissioni, sui meccanismi della “finanza climatica” che dovrà accompagnare la diffusione delle tecnologie necessarie per accelerare il processo di decarbonizzazione. Ma non ci sarebbe nemmeno sul contenimento dell’aumento della temperatura globale - se di 1,5 o invece di 2 gradi centigradi - e da quando bisogna cominciare a rivedere al rialzo gli obiettivi volontari di contenimento delle emissioni, che già porterebbero a 2,7-3 gradi di aumento. C'è però una fortissima pressione per l'accordo dell'’Europa e degli Stati Uniti. Il segretario di Stato John Kerry ha annunciato che gli USA raddoppieranno il loro contributo economico per i paesi colpiti da disastri climatici, da 430 a 860 milioni di dollari entro il 2020.
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