Il vescovo Luigi Negri torna, con una lettera aperta, sulla vicenda che ha scosso la città di Ferrara e la comunità cattolica, quello dello stupro di una 14enne 33 anni fa in parrocchia. “La terribile vicenda che è stata al centro di queste giornate – esordisce lo scritto -, di cui portiamo il peso senza esserne causa, è una prova a cui dobbiamo rispondere per la verità della nostra vita cristiana e della nostra missione”. Un avvenimento che “non può essere in nessun modo sottaciuto o giustificato. Chi lo ha compiuto si è macchiato di un peccato innominabile”.
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