Si susseguono dati e numeri, non confermati, per quello che pare possa diventare il maggiore Parco Eolico d'Italia e il secondo d'Europa: 27 aerogeneratori d'altezza complessiva di 180 metri – il doppio del grattacielo di Rimini per intenderci – con potenza di 3,4 MW ciascuno, posizionati lungo un crinale ventoso che tocca Badia Tedalda, Verghereto e Casteldelci.
Il Parco era già stato bocciato nel 2012 dal Consiglio dei Ministri dopo il parere contrario delle Sovraintendenze delle tre Regioni (Casteldelci era infatti ancora soggetta alla Marche), ma la società proponente Geo Italia, trovò un vizio di forma e vinse il ricorso al Tar del Lazio, conquistando così la possibilità di presentare un nuovo progetto che, sembra, oggi, in fase di ultimazione.
Intanto le comunità si dividono, non senza qualche astio, fra chi promuove un futuro che utilizzi esclusivamente energia verde – vedendo quindi nel Parco un'opportunità da non farsi sfuggire - e chi invece reputa il progetto assolutamente in contrasto con la dolcezza delle sommità, temendo pertanto gli effetti di un inquinamento visivo ed acustico.
In attesa del nuovo piano, quel che è certo è il ritardo dell'Emilia-Romagna nell'attuazione del Piano Energetico che prevede l'installazione di almeno 250 MW di eolico entro il 2020. Attualmente sono appena 20 quelli ricavati dalla forza del vento.
Filippo Mariotti
Il Parco era già stato bocciato nel 2012 dal Consiglio dei Ministri dopo il parere contrario delle Sovraintendenze delle tre Regioni (Casteldelci era infatti ancora soggetta alla Marche), ma la società proponente Geo Italia, trovò un vizio di forma e vinse il ricorso al Tar del Lazio, conquistando così la possibilità di presentare un nuovo progetto che, sembra, oggi, in fase di ultimazione.
Intanto le comunità si dividono, non senza qualche astio, fra chi promuove un futuro che utilizzi esclusivamente energia verde – vedendo quindi nel Parco un'opportunità da non farsi sfuggire - e chi invece reputa il progetto assolutamente in contrasto con la dolcezza delle sommità, temendo pertanto gli effetti di un inquinamento visivo ed acustico.
In attesa del nuovo piano, quel che è certo è il ritardo dell'Emilia-Romagna nell'attuazione del Piano Energetico che prevede l'installazione di almeno 250 MW di eolico entro il 2020. Attualmente sono appena 20 quelli ricavati dalla forza del vento.
Filippo Mariotti
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