Il processo sulla truffa dei liquori ha avuto inizio, ma la pioggia di questioni e di eccezioni preliminari sollevate ieri mattina dagli avvocati della difesa ha fatto sì che il Commissario della Legge Vittorio Ceccarini fissasse un’altra udienza, per il prossimo 22 giugno, quando darà risposta alle questioni più importanti. Due su tutte: l’eventuale prescrizione dei reati, e l’eventuale nullità del decreto di citazione. Secondo la difesa infatti, i reati contestati, ossia truffa aggravata ai danni dello Stato, false dichiarazioni a pubblico ufficiale e associazione per delinquere, quest’ultimo contestato solo a 6 imputati, sono ormai prescritti. Il giudice dovrà effettuare materialmente i calcoli e comunicare quali e quanti reati sono prescritti e per quali imputati. Questi, nel frattempo, si sono ridotti a 17 per l’avvenuto decesso di Enrico Giugliano, nell’aprile 2003. Stamane in aula erano presenti solo 3 dei 17 imputati: contumaci tutti gli altri.
L’eccezione sull’eventuale nullità del decreto di citazione si basa su un errato indirizzo: viene riportato ancora quello vecchio del Tribunale, in via Salita alla Rocca anziché l’attuale. Eccezione subito contestata dal Procuratore del Fisco, per il quale la questione sarebbe già stata sanata con la presenza, stamattina, degli avvocati difensori che si sono puntualmente presentati nella giusta sede.
L’eccezione sull’eventuale nullità del decreto di citazione si basa su un errato indirizzo: viene riportato ancora quello vecchio del Tribunale, in via Salita alla Rocca anziché l’attuale. Eccezione subito contestata dal Procuratore del Fisco, per il quale la questione sarebbe già stata sanata con la presenza, stamattina, degli avvocati difensori che si sono puntualmente presentati nella giusta sede.
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