San Marino segna il primo punto nella guerra fredda contro il maltempo. Previsioni ancora da testa bassa e badile in spalla, ma la mini tregua della mattinata è servita per lavorare sulle strade. Queste immagini sono state girate sulla sottomontana. Chiusa al traffico di prima mattina per facilitare il lavoro delle ruspe. La lastra di ghiaccio che fino a ieri ha creato notevoli difficoltà alla circolazione, oggi è stato rimossa; dalla riapertura il flusso è stato poi regolare anche grazie al senso civico di molti cittadini che, in assenza di urgenze, hanno preferito rimanere a casa. Nessun problema da Borgo Maggiore in giù, dove non solo è un altro paese: per il meteo incattivito di questo pessimo inizio di febbraio è proprio un altro mondo. Non c’è problema, con gomme termiche si va, la precauzione è quella di evitare strade secondarie non tutte ripristinate e funzionali. Si arriva ovunque quasi con prudenza e pazienza. Ma le “colonne d’ercole” che isolavano o quasi la parte alta della Repubblica sono crollate. A Faetano si circola fino al centro con catene ovviamente oppure a piedi. I fedeli, oggi è festa della Coopatrona, hanno potuto assistere alla Messa. Situazione un po’ più difficile a Montegiardino. Il centro storico offre una versione a metà tra la cartolina e la fiaba, ma si circola sulla via principale e attenzione nella risalita verso Fiorentino. Lo strato di ghiaccio è non è compatto e le buche sono il pericolo principale. Buche anche a Fiorentino, nella strada che porta a Murata. Finirci dentro vuol dire preparare la corda e affidarsi all’aiuto di chi in quel momento sta appena meglio. Aiuto che, fortunamente, in questi giorni di disagi per tutti non nega quasi nessuno.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
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