Un anno fa la chiusura definitiva a favore di Asset Banca delle vicende relative ai provvedimenti di rigore adottati da Banca Centrale, allora guidata – nel 2017 - dai vertici Grais e Savorelli: commissariamento dell'istituto prima e liquidazione coatta amministrativa poi. Oggi la ferita in parte si rimargina. E la società, che è stata restituita agli azionisti, serra nuovamente i ranghi. A Domagnano la prima assemblea del nuovo corso, per fare il punto della situazione. Al tavolo gli ex vertici, il Presidente Stefano Ercolani e il Direttore Barbara Tabarrini. Si apre così la partita del risarcimento del danno. Al centro l'avvio di azioni civili contro lo Stato e Bcsm.
Emozionante per Barbara Tabarrini ritrovarsi dopo tanto tempo: "Purtroppo dopo la restituzione ai soci di Asset Banca, in questo "famoso tavolo stragiudiziale" con Banca Centrale non è stato possibile addivenire ad alcun tipo di accordo per il recupero del maltolto. Noi vogliamo semplicemente riottenere quello che ci è stato tolto. Abbiamo convocato questa assemblea proprio perché a questo punto gli azionisti decideranno l'azione civile e andare avanti perché non abbiamo purtroppo altra soluzione. Non parliamo poi di quelle che sono le sofferenze umane di ciascuno di noi dopo quello che è successo... Ci sarebbero tantissime cose da dire!".
Contestualmente – ed è notizia di pochi giorni fa – la possibilità che un gruppo di ex dipendenti di Asset – parte lesa nella vicenda per la chiusura della banca giudicata illegittima dal Tribunale, per l'appunto, con due sentenze – intendano adire le vie legali per la tutela dei propri legittimi interessi. Questo – avevano spiegato in una nota - a causa dell'indisponibilità manifestata al momento da Bcsm, dopo mesi di confronto tra le parti, nel "trovare un accordo transattivo per evitare ulteriori cause".
Nel video l'intervista a Barbara Tabarrini, Ex Direttore Asset Banca.
