Sanzionati diversi negozi e ristoranti del centro storico di Città per ripetute violazioni del piano particolareggiato.
Merce esposta oltre i limiti consentiti dalla legge, cartelli pubblicitari raddoppiati o triplicati, specie dai ristoranti. Sono queste le violazioni più riscontrate nel centro storico, le cui attività devono sottostare ad una serie di disposizioni tecniche previste dal piano particolareggiato di Città, entrato in vigore sin dal lontano 2012. Non si può dunque dire che non sia stato lasciato del tempo per sanare le irregolarità.
“A onor del vero – ci racconta Lorenzo Battistini, direttore dell'ufficio ispettorato vigilanza del dipartimento Territorio – abbiamo aspettato fino al 2014 per diramare la circolare, quando erano già due anni che il piano era in vigore. In più, lo scorso giugno siamo tornati per ammonire chi non si fosse messo ancora in regola, specificando che era l'ultimo avvertimento. Ora siamo dovuti intervenire con le sanzioni”. E così è stato, nei giorni scorsi ne sono partite almeno una 40ina ad altrettanti esercenti, da 250 euro l'una, di media. Se la sanzione era di 500 euro infatti, l'oblazione volontaria e immediata la riduce della metà. “Per lo più – ha continuato Battistini – si tratta di problemi sulle merci sfuse, doppi o tripli cartelli pubblicitari per ristoranti e bar. Le vetrine – ha puntualizzato – sono state messe a posto praticamente da tutti, e rispetto al 2011 il centro storico ha effettivamente cambiato volto. Ma anche e soprattutto per rispetto di chi le regole le ha sempre rispettate e continua a farlo, siamo intervenuti”.
Francesca Biliotti
Merce esposta oltre i limiti consentiti dalla legge, cartelli pubblicitari raddoppiati o triplicati, specie dai ristoranti. Sono queste le violazioni più riscontrate nel centro storico, le cui attività devono sottostare ad una serie di disposizioni tecniche previste dal piano particolareggiato di Città, entrato in vigore sin dal lontano 2012. Non si può dunque dire che non sia stato lasciato del tempo per sanare le irregolarità.
“A onor del vero – ci racconta Lorenzo Battistini, direttore dell'ufficio ispettorato vigilanza del dipartimento Territorio – abbiamo aspettato fino al 2014 per diramare la circolare, quando erano già due anni che il piano era in vigore. In più, lo scorso giugno siamo tornati per ammonire chi non si fosse messo ancora in regola, specificando che era l'ultimo avvertimento. Ora siamo dovuti intervenire con le sanzioni”. E così è stato, nei giorni scorsi ne sono partite almeno una 40ina ad altrettanti esercenti, da 250 euro l'una, di media. Se la sanzione era di 500 euro infatti, l'oblazione volontaria e immediata la riduce della metà. “Per lo più – ha continuato Battistini – si tratta di problemi sulle merci sfuse, doppi o tripli cartelli pubblicitari per ristoranti e bar. Le vetrine – ha puntualizzato – sono state messe a posto praticamente da tutti, e rispetto al 2011 il centro storico ha effettivamente cambiato volto. Ma anche e soprattutto per rispetto di chi le regole le ha sempre rispettate e continua a farlo, siamo intervenuti”.
Francesca Biliotti
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