Sì avvicina il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e San Marino comincia gli eventi dedicati al tema. Tra questi un seminario di formazione organizzato da Università di San Marino, Consulta dell'Informazione e Authority Pari Opportunità per parlare di mass media e violenza di genere. La domanda è: le donne sono vittime due volte? Come si scrive questo tipo di cronaca?
"L'uso delle parole è particolarmente importante - risponde Andrea Vianello, direttore San Marino Rtv -. Bisogna evitare la morbosità: questa è la grande insidia della cronaca nera. Perché non si tratta di un giallo da leggere prima di andare a letto, bensì della rappresentazione di uno spaccato inquietante della nostra società e il nostro lavoro è raccontarlo. Se il numero dei femminicidi è in aumento bisogna anche ragionare. Il tema non è parlarne troppo, ma parlarne in modo giusto, equilibrato e profondo".
"Sta cambiando la percezione di questo fenomeno - aggiunge Luigi Guerra, direttore del Dipartimento Scienze Umane Unirsm - e se ne capiscono anche le radici. Purtroppo la cronaca di questi giorni ci fa capire che siamo ancora molto indietro, perché se questo succede con ragazzi laureati o laureandi di 22 anni nel nord Italia, vuol dire che c'è ancora molto da lavorare".
Ma quali sono gli errori da evitare quando si parla di violenza di genere? "Non bisogna staccare il singolo episodio - continua Guerra - dalla realtà culturale sottostante, che fomenta e nutre questi avvenimenti. Che non nascono dal nulla, non è la patologia dell'assassino, non è l'orrore di un mostro, ma una cultura diffusa dalla quale saltano fuori queste degenerazioni tremende. La seconda cosa è non esagerare nel noir, nella truculenza e nel pulp".
Nel video le interviste ad Andrea Vianello (direttore San Marino Rtv) e Luigi Guerra (direttore del Dipartimento Scienze Umane Unirsm)